Come si sa anche per via dell’omonima orchestra, nei pressi
di Piazza Vittorio, a Roma, si trova il mondo mondiale: ivi compresi gli
ingredienti delle cucine di Africa, Asia e America Latina, non sono certa se
anche dell’Oceania. Quindi cercando non so che, sulla mia strada dalla stazione
Termini al ritorno da un viaggio, entro
in uno dei tanti negozietti che vendono cibi freschi e scatolame esotici e vedo
del tamarindo, pressato e conservato sotto vuoto in una confezione di plastica.
Ora il tamarindo mi ricorda il Senegal, ma nonostante i mie sforzi, anche
seguendo la ricetta originale (o quasi, perché a Dakar si fa con una ventina di
ingredienti), il thiebou jenn ancora non
mi viene. Così ho ideato questa torta, profumatissima…
sabato 30 giugno 2012
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